✔ Lavora presso l'Ospedale San Raffaele di Milano svolgendo attività chirurgica rivolta con particolare attenzione alla patologia dell'anca. E' responsabile dell'ambulatorio patologia anca e ginocchio.                                                                                                                           ✔ Esegue interventi chirurgici di protesi d'anca con tecnica tradizionale, con tecnica mininvasiva a risparmio tissutale (TSS - Tissue Sparing Surgery) e con tecnica AMIS (via anteriore mini-invasiva).                                                                                                  Protesizzazione d' anca affetta da:                                                                                                                     -artrosi primitiva                                                                                                                                           -artrosi secondaria a fratture, osteonecrosi, displasia congenita, morbo di Perthes.            ✔ Esegue interventi di prelievo di aspirato midollare ricco di cellule staminali da cresta iliaca o da tessuto adiposo periombelicale e successiva infiltrazione intrarticolare per il trattamento delle artrosi non responsive ad altre terapie conservative.                                                                 ✔ Esegue inteventi di "Core Decompression", per necrosi avascolare della testa femorale, con l'utilizzo di cellule staminali autologhe (concentrato di aspirato midollare).                                     ✔ Esegue inoltre infiltrazioni ecoguidate all'anca per quadri di artrosi.                                                                                                              

PROTESI MONOCOMPARTIMENTALE DI GINOCCHIO

Lo scopo della chirurgia protesica del ginocchio è quello di diminuire il dolore e di ripristinare la funzione dell'articolazione malata. Anche se la sostituzione totale del ginocchio (chiamata "Protesi Totale di ginocchio") è una scelta eccellente per i pazienti affetti da artrosi del ginocchio, esistono altre opzioni chirurgiche. I pazienti con artrosi che è limitata ad una sola parte del ginocchio possono essere candidati per la Protesi Monocompartimentale del ginocchio (anche chiamata protesi di ginocchio "parziale").

Descrizione

La Protesi Monocompartimentale di ginocchio è una opzione terapeutica per una piccola percentuale di pazienti con artrosi del ginocchio. Il vostro medico può consigliarvi la protesi parziale del ginocchio se la vostra artrosi è limitata ad una sola parte del ginocchio.

Il ginocchio è diviso in tre grandi compartimenti: il compartimento mediale (la parte interna del ginocchio), il compartimento laterale (la parte esterna), e il compartimento femoro-rotuleo (parte anteriore del ginocchio tra la rotula e il femore).

 

Nell'intervento chirurgico di Protesi Monocompartimentale di ginocchio, viene sostituito con metallo e plastica solo il compartimento danneggiato. La cartilagine e l'osso sano della restante parte del ginocchio non vengono toccati.

In genere l'artrosi che è una malattia cronico degenerativa, cioè è una malattia la cui naturale storia evolutiva è quella di peggiorare col tempo e di estendersi, nel ginocchio inizia colpendo un solo compartimento per poi interessare man mano gli altri compartimenti.

Per questo motivo la Protesi Monocompartimentale è un intervento che viene effettuato spesso nelle persone giovani, che ovviamente hanno molto dolore e che sono motivate e che quindi non trascurando il loro problema con l'attesa e si sottopongono ad intervento chirurgico. Capita dunque che alla prima visita ortopedica per il vostro problema al ginocchio vi venga consigliato l'intervento di protesi parziale e che dopo qualche anno questo tipo di intervento non sia già più praticabile ma vi venga consigliato l'intervento di protesi totale.

 

Vantaggi della Protesi Monocompartimentale di ginocchio

Molteplici studi hanno dimostrato che le moderne Protesi Monocompartimentale di ginocchio si comportano molto bene nella maggior parte dei pazienti in cui l'indicazione ad eseguire questo intervento chirurgico era corretta.

I vantaggi della Protesi Monocompartomentale del ginocchio rispetto alla protesi totale comprendono:

- Incisione e aggressione chirurgica più piccole (Mini-Invasiva).
- Meno perdita di sangue durante l'intervento.
- Meno dolore dopo l'intervento.
- Recupero più rapido.

Inoltre, poiché l'osso, la cartilagine e i legamenti nelle parti sane del ginocchio non vengono sacrificati come succede invece nella protesi totale, la maggior parte dei pazienti riferiscono che una Protesi Monocompartimentale di ginocchio la si avverte come più "naturale" rispetto ad una protesi totale. Un ginocchio con la Protesi Monocompartimentale, inoltre, si può piegare meglio.

Un altro fondamentale vantaggio di questo intervento per cui è particolarmente consigliato nei giovani è che l'intervento di sostituzione della Protesi monocompartimentale (revisione) che si renderá necessario quando l'impianto si sará usurato nel tempo (in media 10-15 anni) è decisamente più semplice e meno rischioso dell'intervento di sostituzione della Protesi Totale.

 

Svantaggi della Protesi Monocompartimentale di ginocchio

Gli svantaggi della Protesi Monocompartimentale del ginocchio rispetto alla protesi totale includono:

L'andamento del dolore dopo l'intervento è leggermente meno prevedibile.
Potenziale necessità di ulteriori interventi chirurgici: ad esempio dopo una protesi monocompartimentale se in futuro l'artrosi progredisce e si sviluppa nelle zone del ginocchio che prima erano sane, può rendersi necessaria un ulteriore intervento di rimozione della protesi parziale e sostituzione con una protesi totale del ginocchio.

 

Tale intervento è indicato:

- in pazienti relativamente giovani, di età maggiore di 60 anni, con attività lavorativa e recreativa moderata, non obesi, con deformità dell’asse dell’arto non superiore a 15°, flessione maggiore di 90°, legamento crociato anteriore integro;
- in pazienti over 75 anni, specialmente in presenza di patologie generali che non consentono l’utilizzo della protesi totale;
- in casi selezionati post-traumatici può essere utilizzata anche in pazienti di età inferiore ai 60 anni ed essere associata alla ricostruzione del Legamento Crociato Anteriore (LCA). L'operazione è indicata anche nei pazienti con osteonecrosi del condilo femorale.

 

LE DOMANDE PIU' FREQUENTI DEI PAZIENTI

Tornerò come prima?

È molto importante sapere che i principali benefici dell’intervento sono la totale scomparsa del dolore, o una sua drastica riduzione ed il miglioramento della funzione articolare del ginocchio. A differenza della protesi totale, non si ha una correzione dell’asse della gamba, cioè non si mette la gamba “dritta” ma viene ripristinato l’asse fisiologico preoperatorio dell’arto inferiore: un ginocchio varo rimane tale alla fine dell’intervento!

Il risultato finale è migliore rispetto alla protesi totale?

In entrambi i casi lo scopo dell’intervento è eliminare il dolore e dare una buona funzione al ginocchio. Nel caso della protesi parziale, non venendo modificati i legamenti e non venendo sostituiti i compartimenti sani, viene rispettata molto l’anatomia e la cinematica articolare, per cui il ginocchio si muove in maniera simile ad un ginocchio integro. Con il tempo il paziente “dimentica” di avere una parte del ginocchio di metallo.

Quando inizio la riabilitazione?

Il giorno stesso dell’intervento inizierà la mobilizzazione e sarà possibile alzarsi con 2 stampelle, il dolore sarà minimo. Di solito la ripresa è più rapida rispetto ad un intervento di protesi totale.

Dopo l’intervento, quando posso riprendere la mia vita normale?

Dopo 1 mese si lasciano le stampelle, si può guidare l’auto, si può camminare progressivamente per tempi più lunghi e riprendere il lavoro, purchè sia possibile alternare le posizioni seduta ed eretta e non sia un’attività pesante. Comunque, sono necessari 6-8 mesi prima di stare “completamente bene”.

Posso fare sport dopo la protesi?

L’attività eccessiva o il sovrappeso possono accelerare il normale processo di usura e rendere necessario un intervento di sostituzione delle parti usurate. Pertanto, la maggior parte dei chirurghi sconsigliano attività come la corsa, il jogging, saltare o altri sport ad alto impatto.

Quali complicanze possono verificarsi?

La complicanza più temibile è l’infezione anche se il rischio che ciò avvenga è inferiore nei casi di protesi monocompartimentali rispetto alle protesi totali del ginocchio e la tromboflebite dell’arto operato. A scopo preventivo sarà, comunque, eseguita la profilassi antibiota e anticoagulante.

Se fallisce, posso cambiarla con una protesi totale?

Uno degli indiscutibili vantaggi della protesi monocompartimentale è la possibilità, qualora fosse necessario, di convertirla in protesi totale, utilizzando un modello di protesi primario, che cioè viene utilizzato nel primo impianto.